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La paura del giudizio degli altri

La paura del giudizio degli altri è spesso il nostro primo freno automatico.

Quel freno che ci fa sentire inadeguati e si traduce nella paura di sbagliare e di non soddisfare le aspettative di qualcuno altro. È in fondo la paura di non essere accettato o di non essere amato.

Il giudizio degli altri è una sorta di lente attraverso la quale ognuno di noi guarda se stesso.

Nella maggior parte dei casi quel giudizio, che attribuiamo agli altri, è invece il nostro personale giudizio verso noi stessi. Siamo noi che confezioniamo nella nostra mente un modello da ricalcare, e quando, ci discostiamo da questo, pensiamo che gli altri abbiano su noi lo stesso giudizio critico.

E’ un circolo vizioso, perché ci giudichiamo negativamente, pensiamo che sia il pensiero degli altri, ne veniamo condizionati e ci freniamo nell’espressione di come vorremo essere o agire.

Riconoscere questo schema è il primo passo per scardinarlo.

E’ opportuno dunque domandarsi sempre quanto è reale la critica che mi sto formulando. E’ davvero un giudizio che viene dall’esterno?

Poi ovviamente anche chi ci circonda esprime nei nostri confronti giudizi positivi o negativi.

Ma come possiamo abbassare la pressione del giudizio degli altri, vero o presunto?

Prima di tutto imparando ad accettare che non è possibile piacere a tutti.

L’atteggiamento degli altri non è sotto il nostro controllo e per quanto ci sforziamo di essere corretti, disponibili e gentili ci sarà sempre qualcuno che non ci ama e che ci troverà spiacevoli e antipatici.

Cercare di controllare tutte le critiche è solo fonte di ansia e rabbia.

E’ importante infatti accogliere la critica che ci viene rivolta, se la riteniamo fondata. Ma facciamo attenzione a non generalizzare spalmando il giudizio sulla nostra persona. Prendiamo cioè in considerazione solo l’aspetto specifico oggetto della critica. “Oggi sei stato poco ordinato” non significa che tu sia una persona disordinata.

Impariamo ad accettare il giudizio negativo e a dargli il giusto significato. Come? Vivendolo nel qui e ora, nel presente. Un errore commesso nel passato può solo esserci d’aiuto per evitare di operare nello stesso modo.

Gli errori sono una grande risorsa in termini di esperienza.

Nella maggior parte dei casi, quando abbiamo paura del giudizio altrui è perché a nostra volta siamo molto severi verso gli altri. La stessa severità la rivolgiamo poi anche a noi stessi. Spegniamo allora il giudizio negativo verso gli altri, ascoltiamo chi ci sta di fronte, andando oltre e leggendo le emozioni e il vissuto.

Impariamo a perdonare gli altri e soprattutto noi stessi. Non c’è nulla di sbagliato in come siamo, e in qualsiasi momento ciò che non ci piace possiamo decidere di migliorarlo.

Lavoriamo tutti i giorni sulla percezione che abbiamo di noi stessi e su ciò che desideriamo. Valorizziamoci e ogni volta che percepiamo la paura di un  giudizio negativo verso noi stessi impariamo a riconoscerla e contrapponiamo il nostro miglior bagaglio di punti di forza e di qualità.

Se pensi che il giudizio personale verso te stesso o le critiche degli altri ti opprimano e ti impediscano di agire come vorresti, il coaching potrebbe esserti di grande aiuto per mettere in discussione i condizionamenti limitanti.

Togli la maschera e raccontami la tua esperienza.

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