Obiettivi e piani d’azione. La pragmatica del Coaching

La maggior parte delle persone non hanno ben chiaro quale sia l’attività di un coach professionista.

Mi contattano perché non sono soddisfatti della loro vita, della loro attività professionale, hanno difficoltà a prendere decisioni importanti, hanno obiettivi che non riescono a realizzare.

Sono persone che in quasi tutti i casi sentono di essere bloccate, demotivate, insicure, con bassa autostima.

Si aspettano da me consigli, soluzioni, ricette di condotta. Aspettative immediatamente disattese.

Quando inizia una relazione di coaching c’è sempre un momento di disorientamento nel cliente.

Il coach non è un terapeuta, non è uno psicologo, non consiglia, non giudica, non guida, non interpreta, non trova soluzioni.

Mette invece il cliente nella condizione di trovare le soluzioni giuste per se, per il proprio personale benessere.

Attraverso le domande “potenti”, il coach fa si che il cliente si interroghi sulle reali motivazioni che lo hanno spinto a richiedere un percorso di coaching.

Il cliente raggiunge così un altissimo grado di consapevolezza. Prende coscienza di una realtà che fino a quel momento era parziale. E’ come se avesse sempre osservato un quadro senza sfumature di colori.

Questo approccio genera nelle persone una sensazione di completezza. Attenzione, perché una maggiore consapevolezza della realtà e del vissuto presente, potrebbe generare frustrazione se non si passa subito all’azione.

L’intervento del coach allora si orienta verso il futuro desiderato, spostando l’attenzione del cliente verso ciò che desidera migliorare, cambiare, realizzare.

Ognuno di noi ha le sue peculiari potenzialità e capacità, i propri punti di forza. Il coaching li evidenzia, li allena, li potenzia, anche attraverso esercizi specifici. E’ a questo punto che, in un percorso di coaching, le persone acquisiscono la certezza di poter determinare la loro vita, le proprie scelte professionali, le relazioni.

Le persone ritrovano lo stimolo e la motivazione per agire, mettono in campo le personali abilità, imparano a gestire gli stati d’animo non funzionali, e interpretano la realtà da nuovi punti di vista. Imparano ad essere coach di se stessi, autodeterminati e orientati verso scelte e decisioni pragmatiche volte al benessere e alla serenità.