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L’Amore ai tempi dello stress

E’ in macchina e sta rientrando, alla radio stanno parlando di innamorati, è San Valentino.

Ha lavorato tutto il giorno ed è stanca.

Vorrebbe rientrare e sprofondare sul divano, staccare la spina.

Pensa:  “adesso rientro e trovo tutta la casa per aria, devo rifare anche il letto, ci vorranno due ore per sistemare tutto, uffa!”

Durante il tragitto verso casa focalizza la sua attenzione sui problemi (lavatrici e roba da piegare, spazzatura da portar fuori, quel collega odioso) e così monta la tensione.

Il peggior stato d’animo per rientrare a casa, da manuale del bisticcio (im)perfetto.

Entra a casa, ha un’espressione che parla e digrigna tensione, lui la conosce bene e si tiene alla larga. Il conflitto è già iniziato nei pensieri nervosi del rientro.

Come un cane segugio dietro al più profumato tartufo, testa bassa, lei si guarda intorno alla ricerca della miccia, il cerino è nella testa.

Uno sguardo al bagno. Lì c’è di sicuro qualcosa che non va.

  • ma quanto ti costa mettere le calze usate nel cesto? (grrr)
  • amore, scusa, anche io son rientrato ora.
  • si, ma adesso tu riposi, io ho mille cose da sistemare (grrrrr)
  • dai, siediti un po’   (Pronti, partenza… Via!)
  • cosa? cosaaaaa? ma lo sai che…. (roar, grrrrrrrr)
E’ andata così, stasera. La serata degli innamorati si è accesa, e non sono scintille d’amore!

Come una profezia che si autoavvera la serata finirà con lunghi musi.

Il  litigio è una componente immancabile nella dinamica delle relazioni d’amore.

Ma è possibile discutere senza perdere il controllo e rovinarsi la serata?  Proviamo, con ironia, a buttar giù un paio di regole base:

  • Stabilite l’oggetto della controversia. “Per che cosa stiamo litigando?” La maggior parte delle coppie si ritrova a litigare sul come sta litigando.
  • Non interrompete e ascoltate. Non siete in campagna elettorale e nessuno deve votarvi. Abbassate il tono e ascoltate il punto di vista dell’altro.
  • Vietato ribaltare l’accusa. Accuse come “Non ti sei sistemato neanche la borsa del calcetto!” non può essere replicata con  “E tu ieri sera sei rientrata tardissimo”. Queste discussioni possono durare settimane, in loop! Buon divertimento!
  • Concordate luogo e tempo. Non serve litigare quando gioca la Juve o a cena dai suoceri. Un buon litigio ha bisogno di tempo e attenzione.
  • Evitate di rovistare fra i ricordi. Non riportate a galla accuse che vanno oltre la settimana passata, sono oramai prescritte. Affari vostri, ci dovevate pensare prima!
  • Non aggiungete carne al fuoco. Sono banditi richiami a mamme invadenti, parenti serpenti, amici e colleghi antipatici.
  • Abbondate con l’uso di domande. Domande senza giudizio, domande aperte, al cuore dell’altro, sincere.
Domandatevi se ne vale davvero la pena litigare per quel motivo.

Fatevi domande del tipo: Tu come avresti fatto? Tu cosa avresti preferito? Cosa ti farebbe star meglio? Come ti posso aiutare? Come posso rimediare?

E quando state rientrando a casa e volete trascorrere una bella serata, decidete di lasciar fuori i pensieri disturbanti, immaginate cosa vorreste fare, e fatelo! Cominciate a mettervi nello stato d’animo funzionale per la vostra miglior serata.

E anche se la tentazione è forte, non guardate in bagno! I calzini appallottolati sono lì, fuori dal cesto, e vi aspettano per provocarvi!

Buon Amore.

 

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