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Il nostro benessere emotivo

Il nostro benessere emotivo è alla base di tutte le nostre azioni e relazioni. Non possiamo permetterci di trascurarlo. Se noi stiamo bene, sta bene anche chi ci ama.

Quando le nostre giornate sono caratterizzate da momenti di forte tensione il nostro corpo suona piccoli campanelli d’allarme. Mal di testa frequenti, mal di stomaco, dolori muscolari. Abbiamo la borsa piena di antidolorifici e a denti stretti affrontiamo le difficoltà.

In qualche modo, però, stiamo nascondendo la testa sotto la sabbia.

Forse sappiamo molto bene cosa ci sta disturbando, ma facciamo finta di niente e rimandiamo il problema, scegliendo di affrontarlo in un secondo momento.

In realtà il punto è proprio questo: rimandare significa accumulare stress e tensione.

Vuol dire riempire un vaso che prima o poi tracimerà. Arriverà la goccia che lo farà traboccare e ci metterà con le spalle al muro, con l’esigenza di prendere una decisione più drastica.

Perché attendere?

E’ necessario imparare a mettere in primo piano il nostro benessere psicofisico e affrontare immediatamente ciò che non ci fa star bene. Appena avvertiamo quel mal di pancia.

 

Da buoni “coach di noi stessi” possiamo chiederci:

cosa mi sta disturbando? cosa è meglio per me? cosa posso fare per star meglio subito?

Quando ci facciamo queste domande è opportuno fare uno sforzo importante di puro egoismo, per capire cosa è giusto solo per noi, dimenticando per un attimo chi ci circonda, anche gli affetti più cari.

Quell’attimo ci metterà di fronte alla più cruda realtà.

 

Solo dopo possiamo farci le stesse domande considerando in queste riflessioni anche le persone più importanti della nostra vita: Cosa ci sta disturbando? Cosa è meglio per noi?

E’ a questo punto che capiamo se ciò che ci infastidisce arriva da lontano, oltre i nostri affetti.

Quando abbiamo le nostre risposte, è inutile rimandare.

Per il nostro benessere e per quello dei nostri cari,  diventa improrogabile apportare dei piccoli cambiamenti nella nostra vita che possono farci star bene, senza necessariamente attendere il momento dell’implosione.

Prendersi cura di sé non significa ingoiare un antidolorifico e andare avanti. Vuol dire ascoltare e osservare i segnali del nostro corpo e il fluire delle emozioni negative. Vuol dire cominciare a prendere piccole decisioni e abbandonare vecchie e dannose abitudini, per migliorare la qualità della nostra vita.

Solo così possiamo fermare quella goccia battente e avere la sensazione di non subire passivamente.

La strada per il benessere passa anche da quei piccoli cambiamenti che decidiamo di apportare tutti i giorni.

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