Obiettivi di coppia: dalla crisi ad un nuovo punto di partenza
Avevo ventidue anni quando seguii all’università il corso di Psicologia Sociale.
Il corso del prof. Gugliemo Gulotta era molto seguito. Lui si divideva fra Milano e Cagliari ed era circondato da giovani studenti innamorati del suo modo di insegnare e dalla sua coinvolgente capacità di comunicare.
Fra i testi d’esame, mi innamorai del suo Commedie e drammi nel matrimonio. Psicologia e fumetti per districarsi nella giungla coniugale.
Paul Watzlawick gli scrisse la presentazione.
Il libro mi svelò il meccanismo da cui dipendono le trappole della comunicazione, gli inciampi della vita matrimoniale, i nodi ingarbugliati della vita a due.
Allo stesso tempo mi diede le chiavi di lettura per riattivare, là dove è possibile, il funzionamento inceppato di un rapporto.
Come si può riprendere il dialogo interrotto, da dove ripartire e come riattivare la fiducia persa nell’altro?
Quando la coppia si trova davanti al bivio se curare il sentimento e salvaguardare l’unione oppure lasciarsi andare, deve tener presente che l’unica strada percorribile è sul canale della comunicazione e dell’ascolto.
Solo se si attenua il conflitto sarà possibile la ricerca serena di una nuova vita.
In un percorso di Coaching per le coppie l’attenzione parte dalla comunicazione sospesa, non funzionale.
Attraverso il racconto sulla situazione esistente da parte di entrambi, in un clima di rispetto e ascolto empatico sviluppato attraverso la metodologia del coaching, marito e moglie fanno emergere e condividono la realtà vista dall’uno e dall’altro.
Portano a galla le diverse posizioni e individuano i punti d’incontro. Partendo dalle personali potenzialità, dalle caratteristiche caratteriali, dai valori, individuano un nuovo progetto comune.
Dall’obiettivo comune, sotto la guida del coach, attraverso le domande, la coppia arriva a consapevolezza sulla situazione in quel preciso momento. Si costruisce così il percorso di riscoperta dell’unicità dell’altro, dei desideri, aspettative, insicurezze, convinzioni limitanti.
Il coach professionista non orienta e non consiglia, ma accompagna la coppia nella definizione di un vero e proprio piano d’azione da mettere in campo per raggiungere l’obiettivo.
Si stabiliscono in questo modo le “regole” condivise del nuovo rapporto, le regole della convivenza, le regole del dialogo, le regole del litigio.